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Un anno gettato al vento

Un anno è già trascorso dalle ultime elezioni comunali. Dodici mesi di inconcludenza, parole, slogan, proclami inutili e vuoti. Un lasso di tempo letteralmente gettato al vento.
Il vincitore (o meglio… colui che si reputa tale… a dispetto dei dati elettorali che dicono tutt’altro…) ha solo fin qui prodotto chiacchiere, inadempienze, indecisioni, scadenze non rispettate e navigazione a vista… senza l’ombra di una idea generale di sviluppo della città, un progetto, un piano da seguire, una scaletta di priorità, un programma da realizzare, una strada maestra su cui incamminarsi.
Però, stranamente, a sentire e leggere certe dichiarazioni sembra che il Sindaco (… il presunto vincitore…) viva su un altro pianeta, che abbia perso i contatti con la realtà… o semplicemente (come più probabile…) sia, ed agisca, in profonda malafede.
Scriveva Jean Baudrillard, famoso sociologo francese, che oggidì ci troviamo purtroppo in una fase storica in cui vi è una sorta di «scomparsa della realtà»; ovvero, in altri termini, si è venuta a determinare via via una assurda situazione in cui i fatti, ciò che realmente accade sotto i nostri occhi, semplicemente non esistono o non contano nulla: vengono tranquillamente trascurati al fine di costruire e dipingere uno scenario alternativo, fatto abilmente passare per concreto… ed addirittura tangibile.
Un valido aiuto all’inveramento di detta operazione di mistificazione viene dato dall’utilizzo costante, spregiudicato e cinico dei cosiddetti «social» che fungono, in molte occasioni, da persuasori occulti di massa, alterando e distorcendo l’oggettivo stato dei fatti attraverso la creazione di una specie di mondo virtuale in cui cose, eventi e circostanze vengono descritti in modo tendenziosamente travisato, bugiardo e mendace, piegando la realtà obiettiva ad una narrazione organica ai propri scopi.
Come sarebbe bello se il nostro Sindaco, invece di ricorrere ad insopportabili toni autocelebrativi, del tutto inappropriati, inopportuni e di opinabile gusto, in merito alla sua sedicente capacità di governo (…totalmente inesistente…) indossasse, almeno per un pò, l’umile abito non di chi deve essere rieletto (…e, per questo, incensato…) bensì di chi, in un riverbero di onestà intellettuale, sa osservare, individuare e rappresentare, con lealtà e veridicità, le fattuali ed inconfutabili carenze palesate ed i limiti innegabili che si sono gradualmente evidenziati nel corso della sua incerta e lacunosa gestione amministrativa. Insomma, sarebbe stato grandemente edificante, nonchè indice di apprezzabile franchezza, il dichiarare, con quel pacato sguardo critico che dovrebbe essere figlio del passare del tempo e di una intima probità e dirittura morale (…quando c’è…), che non si è stati per nulla, almeno fino ad adesso, all’altezza del compito avuto in affidamento e delle promesse fatte alla collettività cittadina.
Per tutto questo, anziché pensare ad autoelogi, completamente fuori luogo ed anche abbastanza ridicoli, il nostro Sindaco farebbe bene a rivolgere a tutta la cittadinanza una contrita richiesta di perdono.
…Sì …perdono …proprio così …avete letto bene!!!
·Perdono per la sua totale impreparazione, condita da intollerabile supponenza ed arroganza, con la quale sta condannando il nostro amato paese all’irrilevanza e alla marginalità;
·Perdono per avere smantellato una intera ossatura burocratica dando spazio, con cervellotici e faziosi spostamenti d’ufficio (…illogici e rispondenti solo a promesse pre-elettorali in una pura e deprecabile logica di scambio di favori…) che stanno provocando disservizi e disfunzioni a ripetizione;
·Perdono per aver nominato esperti e consulenti (…retribuiti col giochino dei rimborsi…) che si sono rivelati non utili, inadeguati e costosi;
·Perdono per avere lasciato l’abitato, in questo anno di sciagurato malgoverno, in condizioni non ottimali ed accettabili, con buche stradali, erbacce ovunque, sporcizia diffusa, rifiuti non raccolti, illuminazione pubblica carente, uffici comunali malfunzionanti, vigilanza urbana insufficiente, traffico veicolare congestionato, area cimiteriale trascurata, rendiconti e bilancio non approvati, segretaria comunale discontinua, finanziamenti persi e/o mai richiesti per inadempienze burocratiche, polemiche e diatribe infantili con conseguente caduta del prestigio e del decoro delle massime autorità civiche, Consigli Comunali di bassissimo livello con interventi istituzionali risibili e denotanti improvvisazione e dilettantismo, sino a rasentare… ahi noi, una amara, involontaria comicità… che ci arreca un cocente disagio ed imbarazzo…
·Perdono per avere assunto il potere in un paese perfettamente spaccato a metà e non avere fatto nulla per tentare di colmare questo profondo solco apertosi in seno alla società falconese… ma anzi aver operato testardamente con goffaggine e colpevole settarismo… così causando un pericoloso incremento dell’inimicizia e dell’insofferenza tra i vari cittadini amministrati;
·Perdono per non avere mai chiesto alla controparte politica di intavolare un serio e responsabile rapporto vicendevole di cooperazione costruttiva, alla luce della grave spaccatura dell’elettorato, al fine di assicurare una intelligente e fattiva transizione di poteri e un utilizzo proficuo di dati e conoscenze indispensabili alla realizzazione di opere e progetti già «in itinere», ma necessitanti di ulteriori perfezionamenti di ordine burocratico;
·Perdono per essersi limitato soltanto ad apportare piccoli e meri accorgimenti di «maquillage» a piazze, slarghi e fontanelle (pesciolini, anfore, pianticelle, statuette, addirittura tronchi d’albero foderati con magliette di lana, etc..), ma poi spacciati per importanti e fondamentali interventi di rilancio e risanamento dell’agglomerato urbano. Falcone ha bisogno di ben altro: necessita con urgenza di opere pubbliche di vasta portata (di tipo sportivo, viario, di rafforzamento delle difese idrogeologiche, di edilizia scolastica e pubblica, di interventi a protezione dell’ambiente, di strutture turistico-commerciali, etc..) che servano a riqualificare e potenziare la città rendendola più moderna ed efficiente e creando, al contempo, occasioni di sviluppo e di lavoro;
·Perdono per i tanti bambini lasciati a rincorrersi per strada o in piazza, con le bici o inseguendo un pallone, in assoluto abbandono, senza creare per loro opportuni spazi di gioco, sicuri e agevoli, tramite l’utilizzo delle strutture già esistenti previa azione di pulitura, riqualificazione e messa in sicurezza delle medesime;
Potremmo continuare ancora per molto ma crediamo che quanto sopra stigmatizzato basti ed avanzi per il momento.
Altro quindi, caro Sindaco, che sollecitare ed aspettarti encomi e pacche sulle spalle… occorre che finalmente ti dia da fare, seriamente e responsabilmente!!
La luna di miele con l’elettorato che ti ha accordato fiducia è già finita da mesi… ed ora tutti si aspettano fatti concreti e constatabili con mano.
NON CI RESTA, PERTANTO, IN CONCLUSIONE CHE CHIUDERE CON UNA ILLUMINANTE MASSIMA DEI NOSTRI ANTICHI E SAGGI PADRI LATINI: «ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM»
 Insieme Possiamo per Falcone

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