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Dice e non dice

Amare riflessioni sul consiglio comunale, ma soprattutto sul post consiglio avvenuto martedì 25 gennaio 2022: si è appurato con assoluta certezza che il presidente del consiglio NON HA MENTITO sulla questione del bilancio comunale (<<Mentire pur sapendo di mentire>> scriveva il Sindaco in un post su facebook), chi mentiva sapendo di mentire era qualcun altro.

Abbiamo presentato un documento, come consiglieri comunali per difendere la dignità e l’onorabilità dei nostri dipendenti comunali accusati di varie nefandezze e ci siamo sentiti riferire dal signor Sindaco che non era a conoscenza di ciò che si doveva discutere in quella assemblea (un Sindaco partecipa a una assemblea nel palazzo comunale e non conosce gli argomenti che verranno trattati), vi sembra verosimile?

Dichiara poi il Sindaco di non essere d’accordo sul contenuto delle dichiarazione del suo Vice Sindaco, ma che difenderà fino alla morte (sue parole) chi ha avuto quell’atteggiamento nei confronti del personale dipendente, a voi le dovute riflessioni (come sempre DICE E NON DICE).

Regolarità delle sedute del consiglio significa rispettare i regolamenti e non consentire abusi nell’esercizio del consigliere comunale, che deve rispettare le normative e intervenire quando è consentito e su argomenti all’ordine del giorno. Ma alcuni pensano “ABBIAMO VINTO” e facciamo come vogliamo, no cari consiglieri, legalità e trasparenza devono sempre essere osservati.

POST CONSIGLIO

Nell’aula del consiglio comunale sono stato assalito dal consigliere Campagna che pronunciando frasi irriguardose e irripetibili ha cercato di aggredirmi fisicamente (impedito dalle persone presenti che lo hanno dovuto trattenere) e fra l’altro affermando a voce alta che sono “UN LOCCU”. Voi mi conoscete e sapete se sono mai stato aggressivo nei confronti di chicchessia e soprattutto se sono come da lui affermato “UN LOCCU”. A voi miei concittadini le riflessioni su che cosa e con chi abbiamo a che fare senza usare aggettivi che come medico sarei in grado di proferire, ma non scenderò mai a stesso livello di tali soggetti.

Una breve riflessione sulle satire o sull’uso politico di Facebook: chi non ricorda quante cose venivano giornalmente riportate sui social, prima e durante la campagna elettorale, contro l’amministrazione pro tempore e contro il sottoscritto per quasi un anno e ora invece che la satira mette in risalto, con espressioni ironiche e pacate, quanto sta avvenendo nel nostro paese, diventano offese personali e quant’altro; no caro Sindaco, sei il primo cittadino eletto democraticamente dai cittadini e per questo ti viene portato il dovuto rispetto, ma la satira è una critica politica democraticamente accettata in tutto il mondo e da tutti i governanti democratici (tranne da un gruppo terroristico in Francia che per tali motivi ha fatto una strage di essere umani nella sede del giornale “Charlie Hebdo” per avere pubblicato delle vignette satiriche).

Andrea Paratore

Consigli Comunali

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